Intervista a Gladys Gonzalez

 

    Ventitre01 intervista Gladys Gonzalez

                                               Ventitre01 interviews Gladys Gonzalez

 


Può dirci come è iniziato il suo percorso artistico?

Sin dall’infanzia mi sono interessata alla pittura e al disegno come strumenti di comunicazione, espressioni di un desiderio innato di raccontare le emozioni interne e esterne che hanno influenzato la mia vita. Ho dipinto fino a quando gli studi universitari non mi hanno portato ad interrompere l’attività. Anche allora comunque non ho abbandonato la mia grande passione, il settore artistico: ho lavorato per anni come architetto, nell’accezione più vasta della professione.
Negli anni Novanta ho deciso di seguire dei corsi di specializzazione al Politecnico di Barcellona, e da allora ho ripreso i contatti con il mondo dell’Arte. In quel periodo ho avuto la fortuna di incontrare alcuni importanti pittori, fotografi e artisti come, ad esempio, il pittore ecuadoriano Guayasamin. Quando sono tornata in Venezuela dopo il dottorato in Spagna sono stata invitata a partecipare ad alcune mostre collettive, e a esporre in una personale per un’organizzazione di beneficenza.
Il mio desiderio di tornare a lavorare come artista ha subito un ritardo dovuto ai molti progetti di architettura che erano la mia priorità professionale in quel momento. Finalmente, dopo alcuni anni, la mia passione per l’Arte è ricominciata quando mi sono trasferita in Canada con la mia famiglia nel 2007. Arrivata a Calgary ho sentito il bisogno di reinventare il mio percorso attraverso una nuova carriera e ho capito che avrei dovuto ancora avere a che fare con l’Arte…il resto è noto.

Ha provato uno speciale interesse tecnico per il disegno e la pittura o la sua passione deriva dalla necessità personale di esprimersi attraverso il mezzo artistico?

È stata la particolare esigenza di esprimere i momenti migliori della mia vita.

Da artista, è abituata a usare tecniche differenti. Quale preferisce?

Ho lavorato ad olio per molto tempo, ma gli acrilici sono per quanto mi riguarda una tecnica eccellente, quella che meglio si adatta alla mio stile “new pop”. Nonostante continui ancora a sperimentare, uso sempre gli acrilici per tirare fuori il meglio in ogni progetto artistico.

È una decisione che dipende dall’oggetto da rappresentare o è qualcosa che decide prima di pianificare lo sviluppo di ogni nuovo progetto artistico?

Ho i pregi di un’artista e I difetti di un architetto. Senza una progettazione non realizzo nulla. Posso fantasticare a proposito di un’idea, lavorare su di essa e conseguentemente un progetto nasce velocemente per diventare reale, su tela, o su parete.

Una scala cromatica vivida e un equilibrio pieno, vibrante di colore, sono le cifre evidenti nelle sue opere. Come sviluppa questo suo stile personale?

Il mio stile personale si sviluppa con la pratica, sperimentando nuove combinazioni in ogni progetto. Il contesto e qualche volta l’umore possono influire sui toni, enfatizzando un colore più di un altro, e talvolta questo determina il tema dell’opera.


Quali sono le sue influenze, se è possibile individuarne?

Le mie influenze stilistiche sono state Picasso, Miró, Andy Warhol e I miei studi di architettura.
Sono stata influenzata dalle capricciose geometrie che appaiono nelle opere di Picasso, da quella simbiosi tra la realtà e un surrealismo controllato, che non raggiunga la follia di Dalì (ma quella di Mirò) e i temi allegri e quotidiani della pop art, privi però dell’identificazione con l’elemento di massa, usata da Warhol nelle sue opere. L’architettura mi ha influenzato in qualche modo nelle proporzioni e nelle line costruite da un punto di vista che simula una visione simultanea su due piani prospettici, senza ombre o macchie di colore.

Quali sono gli artisti contemporanei che apprezza maggiormente?

Mi piacciono gli artisti latino americani, come Fernando Botero e Jesús Soto, ma apprezzo moltissimo anche l’ opera di artisti notissimi come Dali e Frida Khalo, per la loro poetica e l’originalità di espressione, così come Andy Warhol, per il suo spirito di ribellione e le innovazioni attuate in ambito cromatico.

Può descriverci il suo modo di avvicinarsi ad un nuovo progetto artistico?

Penso che l’ispirazione per un nuovo progetto dipenda nel mio caso da avvenimenti speciali, fatti che catturano la mia attenzione.

Osservando le sue opera abbiamo notato il suo interesse per una comunicazione attuata primariamente a livello formale, attraverso una forza e un uso caratteristico dei volumi e del segno. Qual è il suo modo di affrontare l’oggetto della rappresentazione?

Sono convinta sia qualcosa che matura nella sfera dell’intuizione pura.

Qual è la situazione del mercato dal suo punto di vista?

Penso sia una situazione variabile, ma le opportunità vanno cercate, perché non derivano solo da colpi di fortuna. Lavoro con questo obiettivo.

Pensa che gli artisti possano usare con successo il web e le risorse che mette a disposizione?

Ho sempre pensato al web come ad un mezzo di comunicazione con il quale è possibile raggiungere le persone in tutto il mondo, senza allontanarsi dal proprio studio, oltre che una risorsa per apprendere informazioni riguardanti tutte le opportunità disponibili, impossibili da individuare in altro modo.

Quali sono le sue aspettative riguardo alla carriera?

Crescere, crescere e crescere…e continuare ad avvicinarmi ad un numero sempre di crescente di persone attraverso la mia arte.

E le sue aspettative artistiche?

Sviluppare nuove tecniche e lavorare a nuovi progetti tridimensionali secondo il mio stile personale.

Essere un’artista professionista è una condizione dettata unicamente da una sua scelta personale? O ritiene che alcuni eventi fondamentali portino gli artisti a scegliere l’uno o l’altro percorso?

L’idea di diventare un’artista professionista è stata sempre latente, ma nel mio caso le circostanze hanno aiutato a prendere questa decisione. Sono coinvolta nell’attività di organizzazioni del settore sia a livello partecipativo che direzionale, per contribuire alla crescita e allo sviluppo dell’arte locale.

 

 

Could you tell us how it all began?

Since my childhood I have painted and drawn as an innate desire to express through art all my internal and external emotions that have influenced my life. I painted just before starting the University where everything related to art was interrupted by the studies.
However, I never left the art because always it has been my great passion; I worked for many years as an architect on its different facets.
After some years, I decided in the 1990s to take some doctoral courses at the Polytechnic University of Cataluña, Barcelona and since these moments I was again connected deeply to the Art. At the time I had the good fortune to know some important painters, photographer and artists such as Guayasamin (Ecuadorian painter), and when I returned to Venezuela after my doctoral courses in Spain, I was invited to exhibit at some special events alongside other artists including a solo exhibition for a Charity organization.
My desire to return to my art was delayed due to many projects of architecture, which were at that point in my profession a priority. However, after several years, my passion for the Art began again when I decided to move with my family to Canada in 2007. In these moments, when I came to Calgary, I felt the need to reinvent my path to a new career and felt that I should make many different things related with the Art … the rest is history.

Did you feel a special interest in drawing and painting or it came to you as a personal need for expression through these means?

It is a special need to express the best moments of my life.

As an artist, you are used to work with different techniques. Which is your favorite?


I worked for a long time with oil, but acrylic has been for me an excellent media that adapts very well to my artistic style "new pop-art". Although I'm still experimenting with different techniques, I continue to work with acrylic to create the “ best Art” in each project.

This a choice that depends on the subject you want to represent or is something you decide before designing the entire plan of an artwork?

I have the strengths of an artist and defects of an architect. First, without a plan I don’t do everything. I would rather dream about an idea, work on it and as consequence the project flows quickly to be embodied in a canvas or wall.

A vivid chromatic scale and a subsequent, full color balance, are evident in his works. How do you develop your personal style?

My personal style is development with practice and experimenting new combinations in each project. The environment and sometimes the mood can influence the tones to emphasize one color more than others and sometimes .this determines the theme of my work.

Which are your influences, if there are some?

My influences on my style have been Picasso, Miró, Andy Warhol and my studies of architecture.
I have been influenced by the whimsical geometry of Picasso making glimpse, a symbiosis between the reality and the controlled surrealism without reaching the madness of Dali,(but if the Miró) and cheerful and everyday issues of pop art, without the identification of the mass element used by Andy Warhol in his works. The architecture has influenced somehow on the proportions and lines built with a view to spaces related, simulating a perspective in a two-dimensional plane without shadows and spot colors.

Which contemporary artists do you appreciate most?

I appreciate Latin American artists such as Fernando Botero and Jesús Soto, but I have also great appreciate for the works of the famous such as Dali and Frida Khalo because of their content and originality, as well as Andy Warhol by his rebelliousness and colorful innovations.

Could you describe us your way of approaching a new art project?

I think that the projects come to me when something special around me captures my attention.

Looking at your production, we could appreciate your interest in communicating by the strength of a characteristic shape and sign. What is your personal way of getting closer to your subjects?

I think that it happens by pure intuition.

Which is the market situation by your point of view?

It is variable, but opportunities must be sought, these do not come only by a blow of luck. I work for this purpose.

Do you think artists could use web resources successfully?


I have always believed in the web as a communication medium where you can reach out to people around the world without leaving your study and learn about all available opportunities that otherwise would be impossible to achieve.

What about your career expectations?

Grow, grow and grow... and continue to approach more people through my art.

And artistical?

Develop new techniques and work on a new project in 3 dimensions with my particular style.

Being a professional artist was completely a personal choice? Or do you think mainly events take artists to choose a path or another?

The idea of becoming a professional artist was always latent, but in my case the circumstances helped me to take this decision. I am involved in arts organizations where I am involved as a member and as a director continue to contribute to local art and develop.

 

 

¿Podría decirnos cómo empezó todo?

Desde mi infancia he pintado y dibujado como un deseo innato de expresar a través del arte todas las emociones internas y externas que han influido en mi vida. Pinté hasta comenzar la universidad donde todo lo referente al arte se interrumpió por los estudios.
Decidí en los años 90 hacer unos cursos de doctorado en la Universidad Politécnica de Catalunya en Barcelona y me conecte profundamente al deseo de retomar la pintura. Cuando regrese a Venezuela, después de mis cursos de doctorado, tuve la suerte de exhibir, junto a otros artistas en eventos especiales de arte, inclusive participe en un “solo” para una organización benéfica.
A pesar de mis deseos de seguir pintando y de retomar el arte, éste se retrasó debido a los proyectos de arquitectura que fueron prioritarios en ese momento de mi carrera profesional.
Luego, después de varios años de ejercicio profesional, todo empezó de nuevo cuando decidí mudarme junto a mi familia a Canadá en el año 2007. En ese entonces cuando llegue a este país sentí la necesidad de reinventar mi camino a una nueva carrera diferente a la que venía haciendo durante los últimos veinte años.
Aunque paralelamente nunca abandone el arte como mi gran pasión, la tenía en un segundo plano para ejercer mi profesión de arquitecto en sus diferentes facetas.
Terminé en Canadá desarrollando todo el arte que nunca pude realizar en años anteriores por esas múltiples ocupaciones que no me lo había permitido y me he convertido en una apasionada del arte en toda su dimensión… lo demás es historia.

¿Has sentido un interés especial en el dibujo y en la pintura o esta ha venido a ti como una necesidad personal de expresión a través de estos medios?

Es una necesidad especial de expresar los mejores momentos de mi vida.

Como artista, te acostumbras a trabajar con diferentes técnicas. ¿Cuál es tu favorita?

Trabajé por mucho tiempo con óleo, pero el acrílico ha sido para mí un excelente medio que se adapta muy bien a mi estilo artístico “new pop-art”. Aunque sigo experimentando en diferentes medios, continúo trabajando con el acrílico para mejorar mi técnica y crear el mejor arte en cada proyecto.

¿Esto es una decisión que depende del objeto que desea representar o es algo que decide antes de diseñar el Plan entero de una obra de arte?

Tengo lo bueno de un artista y los defectos de un arquitecto. Sin planificar no hago nada. Yo prefiero soñar con una idea, trabajar sobre ello y luego el proyecto fluye rápidamente para ser plasmado en un lienzo o pared.

Una escala cromática vibrante y un equilibrio de formas son evidentes en tus obras. ¿Cómo desarrollas tu estilo personal?

Lo desarrollo con la práctica y experimentando en cada proyecto nuevas combinaciones. El entorno y a veces el estado anímico pueden influenciar en las tonalidades o el de acentuar un color más que otro y a veces esto también lo determina el tema de la obra.

¿Cuáles son tus influencias en tu estilo si las hay?

Mis influencias sobre mi estilo han sido Picasso, Miro, Andy Warhol y mis estudios de arquitectura. La geometría caprichosa de Picasso que hace entrever una simbiosis entre la realidad y el surrealismo controlado sin llegar a la locura de Dalí, pero si a la de Miró y con temas alegres y cotidianos del pop-art sin llegar a la identificación del elemento masivo que uso Andy Warhol en sus obras. La arquitectura ha influenciado de alguna manera en las proporciones y en las líneas construidas con un criterio de espacios relacionados entre sí, simulando una perspectiva en un plano bidimensional sin sombras y colores planos.

¿Qué artistas contemporáneos aprecia más?

Aprecio mucho a los artistas latinoamericanos como Fernando Botero and Jesus Soto, pero también aprecio mucho las obras de los famosos como Dali y Frida Khalo por su contenido y originalidad, al igual que Andy Warhol por su rebeldía y colorido innovador.

¿Nos podría describir tu manera de acercarse a un nuevo proyecto de arte?

Pienso que es el proyecto el que se acerca a mi cuando algo a mí alrededor llama mi atención.

Mirando tu trabajo, apreciamos un interés en comunicar a través de elementos fuertes y formas particulares tu estilo propio. ¿Cuál es tu forma personal de acercarse a los objetos?

Creo que esto ocurre por pura intuición.

¿Cuál es la situación del mercado por su punto de vista?

Es variable, pero las oportunidades hay que buscarlas, éstas no llegan solas ni por un golpe de suerte, se trabaja para ello.

¿Crees que los artistas podrían utilizar recursos como la web con mucho éxito?

Siempre he creído en la web como un medio de comunicación donde le puedes llegar a personas de todo el mundo sin salir de tu estudio y conocer todas oportunidades disponibles que de otra manera seria imposible lograr.

¿Cuáles son tus expectativas dentro de tu carrera?

Crecer, crecer y crecer… y seguir acercándome a más gente a través de mi arte.

¿Y en el plano artístico?

Desarrollar nuevas técnicas y trabajar en un nuevo proyecto en 3 dimensiones con mi estilo particular.

¿Siendo un artista profesional fue totalmente una elección personal? ¿O crees que principalmente los eventos llevan a los artistas a elegir un camino u otro?

Siempre estuvo latente la idea de convertirme en artista profesional, pero en mi caso las circunstancias me ayudaron a tomar esta decisión. Estoy involucrada en organizaciones artísticas donde estoy como miembro y como directora, contribuyendo al arte local y al continuo desarrollo personal como una artista profesional.

 

Ventitre01 - Roma
Partita Iva: 12113791003
Tutti i diritti riservati
© 2013 Ventitre01
Privacy e Condizioni di contratto
Cookie Policy

Che cos'è PayPal
Per informazioni e contatti

segreteria@ventitre01.it

logo Wainet Web Agency sviluppo Siti Portali Web e App