Ventitre01 intervista Paul-Jürgen Weber
Ventitre01 interviews Paul-Jürgen Weber
Come definirebbe il suo percorso artistico?
La fonte d’ispirazione delle mie fotografie è la realtà visibile, esattamente com’è. La caratteristica del mio lavoro è il processo visibile che comprende la scoperta, la selezione e lo sviluppo dell’essenza intrinseca della realtà, colta nell’enorme diversità e varietà di forme e sostanze che si trasformano nella mia opera. Wilfried Wiegand ha denominato questo aspetto “bellezza individuata”, peculiarità sempre esistita ed esistente, ma che deve essere svelata e raccolta.
Come è possibile descrivere il panorama artistico attuale? La pluralità di forme e la commistione di linguaggi rappresentano un aspetto da valorizzare o un elemento disturbante nella definizione della propria identità artistica?
L’arte deve essere libera. Pertanto l’insieme della conoscenza e dell’esperienza umane sono atte ad ampliare ed ispirare gli orizzonti degli artisti come presupposto indispensabile al loro lavoro. Qualsiasi costrizione forzata ed esterna può risultare distruttiva perché potenziale causa di un impoverimento dell’arte.
Il progetto, l’idea, vengono prima dell’opera o si sviluppano intorno ad essa?
Il processo creativo può prendere forma in entrambi i modi, ma a me piace – e in genere preferisco – considerarne la genesi come un progetto “on the road”. Fare arte senza un progetto predeterminato è qualcosa di affascinante, e ha il sapore di un’avventura libera da ogni controllo e stimolante.
Qual è la sua visione del mercato dell’arte? Considera importante conoscerne le dinamiche?
Tutti i tipi di conoscenza hanno un valore. Ma per un artista la motivazione più alta deve essere la creazione dell’opera, la materia che amplifica l’esperienza emotiva del pubblico.
Qual è il suo rapporto con il pubblico?
Tento di realizzare una qualità che possa venire percepita rispettivamente dai singoli individui, all’interno della sfera emotiva di ogni spettatore. Questo è il motivo per il quale la mia opera è stata pensata, la possibilità di toccare le persone, e nel migliore dei casi, affascinarle e ispirarle.
Come sviluppa il suo lavoro?
L’esposizione su diapositive a colori o la registrazione degli scatti come file immagine costituiscono il primo passo del lavoro fotografico. Volendo istituire un’analogia con la composizione in ambito musicale, questo step corrisponde alla definizione di una partitura. A questo punto la foto è pronta per l’impressione e/o l’elaborazione via pc. Questo è il secondo step, ed è il momento più importante, l’interpretazione. C’è un’ulteriore analogia possibile con la musica in questa fase se pensiamo, ad esempio, alle diverse performance di una stessa sinfonia eseguita da differenti orchestre. Un esempio classico di interpretazione è la decisione riguardo ad una resa a colori o in bianco e nero, così come l’impostazione dei parametri riguardanti la luce. Lo step successivo, il terzo, è la stampa fine art. Durante quest’ultima fase gli ambiti possibili per l’interpretazione – la scelta della carta, le rifiniture – sono funzionali agli obiettivi progettuali.
Quali tecniche ritiene di maggior interesse?
Come fotografo seguo gli sviluppi tecnici dell’arte per poter capire come e se possano essere utili al mio flusso creativo.
Quali artisti contemporanei apprezza e/o considera vicini alla propria ispirazione?
Sebastião Salgado, Andreas Gursky, Herlinde Koelbl, Harald Mante, Bernd and Hilla Becher, Ansel Adams.
Tecnologia, tecniche tradizionali, creatività, progettualità, importanza del soggetto. Come ha definito la propria cifra stilistica?
Credo che I nuovi media siano parte integrante del mondo in cui viviamo e pertanto, analogamente, dell’ambito artistico.
How do you define your artistic path?
The inspiring source of my photographs is the visible reality as it is. The particular characteristic of my work is discovering, selecting and processing the intrinsic essence caught from the huge diversity and variety of forms and substances to be converted into my creative artwork. Wilfried Wiegand calls that the 'detected beauty', which has been already existing but has to be bared and recollected.
How it is possible to describe contemporary art’s horizon nowadays? Multiplicity of forms and a melting of languages can be seen as a valuable aspect or a confusing element throughout the definition process of the author’s artistic identity?
Art must be free. Therefore the entity of all human knowledge and experience is suited to widen and inspire the horizons of the artists as an indispensable assumption of their works. Any outwardly forced constriction would be destructive because it might lead to a pauperization of art.
The project, the idea, come before the artwork or within it, as it is taking shape?
It can happen in both ways, but I like - and prefer - the genesis of my art as an "on the road" process. Creating art by doing art without a pre-assembled plan is something full of great fascination, and has the flavor of an uncontrolled and prickling adventure.
What is your perspective on the art market? Do you think it is important to know precisely how it works?
I think knowledge has an intrinsic value in itself. But for an artist the utmost motivation should be to create an artwork that has the substance to expand the emotional experiences of her/his audience.
What is your relation with the potential public? How do you feel about the eye of the observer?
I try to realize a quality that is to be perceived subjectively by the respective feelings of the individual beholder. That is why my artwork wants to touch people and at the best to fascinate and inspire them.
How do you develop your work?
Exposure on color slides or recording images as digital data files by a camera is the first step of the photographic work. Likewise the creation of a music project, this step corresponds to the score of a composition. Then a photograph is ready for the elaboration by the dint of a computer. This is the second step. It is the most important process of the interpretation of the photo. There is a further analogy to music in this phase, thinking about, for instance, the varieties of a symphony performed by different orchestras. One of the obvious decisions of interpretation e.g. is the predefinition of a photograph to be colored or black and white, as well as the setting of the lighting conditions. The third step in the photographic work is the printing of a fine art print. During this working step the scopes of interpretation - the choice of papers and the ultimate form of representation - are used for designing purposes.
What kind of techniques are you most interested in?
As a photographer I naturally trace the technical developments in photography in order to consider whether and how they can be useful to my working flow.
Who are the contemporary artists you consider the closest to your inspiration? Who are the ones you appreciate most?
Sebastião Salgado, Andreas Gursky, Herlinde Koelbl, Harald Mante, Bernd and Hilla Becher, Ansel Adams.
New media, traditional techniques, creativity, designing, importance of the matter. How did you choose your stylistic matrix? How do you work on it?
To me new media are an integral element of our present world and therefore of the art's world.