Ventitre01 intervista Massimo Di Stefano

 Ventitre01 interviews Massimo Di Stefano

Sono un artista autodidatta e vivo a Perugia. Il mio percorso artistico nasce dall'esigenza profonda di estrinsecare il tumulto di sentimenti e di percezioni di energie "sottili" che albergano dentro me. Il mio lavoro si compone di tre elementi fondamentali: la Natura, l'inconscio e la Spiritualità. Le tecniche che adopero sono miste e in continua evoluzione così come i supporti che utilizzo, e si avvalgono di tutto ciò che ci circonda, dalla plastica agli elementi della natura, dai prodotti per l'edilizia come i pannelli di polistirene a quelli di uso comune come la carta.

Quando e come è iniziato il suo percorso artistico ?

Sin da piccolo avevo attitudine e creatività rispetto al disegno e alla pittura ma solo da una decina di anni mi dedico all'arte a tempo pieno.

Come è possibile descrivere il panorama artistico attuale? La pluralità di forme e la commistione di linguaggi rappresentano un aspetto da valorizzare o un elemento disturbante nella definizione della propria identità artistica?

Penso che l'espressione artistica di ognuno vada di pari passo con l'evoluzione umana e il contesto socio-culturale-filosofico-spirituale del momento storico che si sta vivendo. In quest'ottica vedo un grande fermento artistico che non fa altro che stimolare ciascun artista, compreso me.

Il progetto, l’idea, vengono prima dell’opera o si sviluppano intorno ad essa?

Di solito la mia espressione artistica si nutre di immediatezza ed impulsività del momento. Di conseguenza, il più delle volte, manca un progetto o un'idea conduttrice che porta al compimento dell'opera. Direi che sono il mio subconscio ed inconscio a guidare i miei movimenti e a suggerirmi le tecniche che di volta in volta sperimento.

Qual è la sua visione del mercato dell’arte? Considera importante conoscerne le dinamiche?

Purtroppo secondo me il mercato dell'arte in questa fase storica sta svilendo l'arte e gli artisti, soprattutto gli emergenti come me. Il ricondurre forzatamente ad un valore economico il frutto della creatività umana non fa altro che depauperare l’opera del suo nucleo centrale, quel messaggio universale dal valore inestimabile che ogni artista cerca di trasmettere. Naturalmente chi cerca di vivere con questa "professione" deve fare i conti con questo aspetto. Idealmente penso che l'arte non si dovrebbe vendere, dovrebbe essere patrimonio gratuito di tutti.

Qual è il suo rapporto con il pubblico?

Apprezzo con entusiasmo l'incontro con il pubblico perché è il momento cruciale della mia esperienza artistica. Il confronto con i fruitori del mio lavoro è importantissimo in quanto ho la possibilità di raccogliere critiche ed emozioni che spronano ed alimentano il mio percorso artistico.

Fra le opere selezionate quale considera più riuscita?

Sicuramente "Fluid mind" mi rappresenta meglio, in quanto estrinseca maggiormente il carattere "psichico" e "cosmico" delle mie opere.

Quali tecniche ritiene di maggior interesse?

Apprezzo indistintamente tutte le tecniche elaborate dagli artisti in quanto dettate da una esigenza di ricerca personale. Laddove c'è ricerca c'è crescita e dove c'è crescita c'è evoluzione.

Quali artisti contemporanei apprezza e/o considera vicini alla propria ispirazione?

Non per essere presuntuoso ma ritengo di non ispirarmi a nessun artista sebbene molti, tra critici ed amanti dell'arte, mi abbiano avvicinato a tale maestro o corrente piuttosto che ad altri. Cerco e credo di avere una mia identità artistica che deriva dalla mia esperienza di "uomo" soprattutto a livello spirituale.

I am a self-taught artist living in Perugia. My artistic career originates from the inner need of expressing the tumult of feelings and the perceptions of the “subtle” energies that live inside me. My work consists of three primary components: Nature, Unconscious and Spirituality. The techniques I use are a mix, and so are the media I create with. They evolve and come from everything surround us, plastic and nature, building materials such as polystyrene panels as well as popular organic support like paper. 

When and how did your artistic path begin?

I developed a certain talent and my creativity through drawing and painting since I was a child, but it is only a decade that I consider myself as a full time artist.

How it is possible to describe contemporary art’s horizon nowadays? Multiplicity of forms and a melting of languages can be seen as a valuable aspect or a confusing element throughout the definition process of the author’s artistic identity?

I think that the individual artistic expression goes along with the human evolution and the social, cultural, philosophical and spiritual framework linked to the historical moment we are living. From this perspective I can feel a strong beat in Art that can’t help but moving each artist, including myself.

The project, the idea, come before the artwork or within it, as it is taking shape?

Usually my artistic expression lives of the immediacy and impulsiveness of the moment. Consequently, most of the time, there’s not a leading project or a main idea that brings me to the final making of the artwork. I can say that my subconscious and my unconscious guide together my gestures and suggest me the mixed media that I experiment from time to time.

What is your perspective on the art market? Do you think it is important to know precisely how it works?

Unfortunately I think that nowadays art market is degrading for Art and artists both, and especially for the emerging ones, like me. Being forced to connect a considerable economic value to the result of human creativity is a debasement of the artwork at its very core, that universal message of incalculable value every artist tries to transmit. Of course the ones that try to live of Art as a "job" have to deal with this aspect. Ideally I think that art in general should not be sold. It should always be available for free, as a common heritage of us all.

What is your relation with the potential public? How do you feel about the eye of the observer?

I am very keen on meeting the public because I live that moment as the crucial point of my artistic experience. Relating with people about my work is very important because every time I have the chance to get the critical feedback and the emotional response that encourage and feed my artistic career.

What is your favorite artwork among the selected ones?

Surely "Fluid Mind" is the one that represents me better, because it lets the recurrent “psychic” and “cosmic” features come out considerably.

What kind of techniques are you most interested in?

I appreciate all the techniques developed by the artists in the same way, as they are all the result of a need for a personal research. Where there is a project there is growth and where there is growth there is evolution.

Who are the contemporary artists you consider the closest to your inspiration? Who are the ones you appreciate most?

I don’t want to seem too confident but I don’t feel inspired by any particular artist, even if many people, including critics and art lovers, connected my work close to more than a master or a current. I think I have – and try to develop - my own artistic identity that comes from my experience as a "man", especially on a spiritual level.

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