Ventitre01 intervista Francesco Nespola

  Ventitre01 interviews Francesco Nespola

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Prima di rispondere alle domande che abbiamo preparato, e che ci hanno permesso nel corso degli anni di presentare e far conoscere gli artisti in catalogo, provi a parlarci brevemente del suo lavoro,delle sue motivazioni, dei temi ricorrenti che lo animano e lo determinano.

F.N.: La mia è una ricerca, un viaggio nelle memorie dell’infanzia. Alcuni soggetti dei miei lavori derivano dai cartoni animati che guardavo da bambino (Goldrake, Mazinga, Jeeg), altri sono personaggi di fantasia. Fin da piccolo i fumetti e i cartoni hanno ispirato il mio modo di fare arte. Oggi a distanza di 30 anni riproduco questa esperienza, considerandola come un veicolo con cui giocare, emozionarsi, ricordare e divertirsi anche con i molteplici significati che a volte quelle immagini mi suggeriscono.

Quando e come è iniziato il suo percorso artistico ?

Disegno fin dall’infanzia. Successivamente ho studiato arte, prima al Liceo Artistico e poi all’Accademia di Belle Arti di Viterbo.

Come è possibile descrivere il panorama artistico attuale? La pluralità di forme e la commistione di linguaggi rappresentano un aspetto da valorizzare o un elemento disturbante nella definizione della propria identità artistica?

Penso che l’opportunità che la tecnologia e la comunicazione oggi comportano creino un terreno molto fertile per confrontarsi con diverse realtà artistiche, e ciò permette di far evolvere il proprio lavoro.

Il progetto, l’idea, vengono prima dell’opera o si sviluppano intorno ad essa?

Di solito ho un immagine, un flash iniziale dal quale poi l’opera si sviluppa. Mi piace comunque che ci sia un qualcosa di indefinito su cui lavorare. Lascio che sia l’opera a guidarmi man mano che viene realizzata, così, a volte, il risultato finale è molto diverso dall’idea iniziale.

Qual è la sua visione del mercato dell’arte? Considera importante conoscerne le dinamiche?

Lo considero una parte del mondo artistico. Sto imparando adesso a conoscerne le varie dinamiche.

Qual è il suo rapporto con il pubblico?

Mi interessa il rapporto che il pubblico instaura con le mie opere, quando c’è una loro personale risposta emotiva che non necessariamente deve corrispondere alla mia. Le mie opere non devono solo essere capite ma vissute.

Fra le opere selezionate quale considera più riuscita?

Neko Robot.

Quali tecniche ritiene di maggior interesse?

La fusione di tecniche classiche come la velatura Leonardesca, l’olio, la penna Bic, fino ad arrivare alla digital art.

Quali artisti contemporanei apprezza e/o considera vicini alla propria ispirazione?

Attualmente Marc Ryden, Ray Caesar, Yoko D’Holbakie.

Before replying to the questions we prepared to let the people know better the Artists we promote, we ask you to present briefly your work, the reasons that determine it, the recurring themes and subjects.

F.N.: I live my work as a research, a journey into the childhood memories. Some of my recurring themes come from the cartoons I watched as a child (Goldrake, Mazinga, Jeeg), others are fictional character I create myself. Since I was very young comics and cartoons both inspired my way of making art. Today, 30 years far, I repeat this experience through my art, as a means for playing, feeling something, remembering and having fun, even with the multiple hidden meanings that sometimes these pictures suggest us.

When and how did your artistic path begin?

I have been drawing since I was a child. Then I studied Art at the Liceo Artistico and the Academy of Fine Arts in Viterbo.

How it is possible to describe contemporary art’s horizon nowadays? Multiplicity of forms and a melting of languages can be seen as a valuable aspect or a confusing element throughout the definition process of the author’s artistic identity?

I think hi-tech and media determine a fertile field for relating with the different art personalities and styles, and this chance makes everyone’s work evolve.

The project, the idea, come before the artwork or within it, as it is taking shape?

Usually I have a picture in my mind, a sort of flashing frame I start with, and then I develop the artwork from that. I like even when there is an undefined something to work on. I let the artwork guide me by itself while I am making it, and so, more than once, the result is positively different from the original project.

What is your perspective on the art market? Do you think it is important to know precisely how it works?

I think it is a part of the whole art world. I am learning in these days to know its peculiar dynamics.

What is your relation with the potential public? How do you feel about the eye of the observer?

I am interested in the relationship the observer creates with my artworks, especially when the individual emotional feedback is not necessarily the one I personally experience. My artworks have not only to be understood, but lived, anyway.

What is your favourite artwork among the selected ones?

Neko Robot.

What kind of techniques are you most interested in?

I am interested in the mix of traditional techniques as the Leonardo Da Vinci’s sfumato, the oil painting, the Bic pen drawing, reaching the digital art.

Who are the contemporary artists you consider the closest to your inspiration? Who are the ones you appreciate most?

Currently I really appreciate Marc Ryden, Ray Caesar, Yoko D’Holbakie.

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